domenica, Aprile 2

STORIA DEL P.C.I.

STORIA DELL’ANTICOMUNISMO/2
DISINFORMAZIA, Dittatura borghese, EDITORIALE, Massoneria, POTERI FORTI, REVISIONISMO, STORIA DEL P.C.I.

STORIA DELL’ANTICOMUNISMO/2

di Redazione I manifesti qui pubblicati sono un esempio di propaganda anticomunista promossa dalla destra politica dalla DC, dal Pli, dal Partito Monarchico, dal Psdi, dal Pri e dalla Chiesa cattolica. Nel primo manifesto, del 15 luglio 1947, vediamo la posizione della Curia vescovile di Piacenza in perfetta sintonia con papa Pio XII e con lo Stato Vaticano. Un anno di questa propaganda raggiunse il risultato di armare, non solo politicamente, un giovane fascista passato al Partito Liberale, Antonio Pallante, che il 14 luglio 1948 sparava al segretario del Partito Comunista Italiano, Palmiro Togliatti, ferendolo gravemente. Il secondo manifesto è un illuminante esempio di propaganda politica massocapitalista, affisso in occasione delle elezioni del 18 aprile 1948, che usava l'ignora...
STORIA DELL’ANTICOMUNISMO/1
Dittatura borghese, STORIA DEL P.C.I., STRATEGIA DELLA TENSIONE

STORIA DELL’ANTICOMUNISMO/1

di Redazione Carissime/i compagne/i tra i vari compiti che ci siamo presi c'è quello di spiegare uno dei fenomeni politici più indecenti della storia: l'anticomunismo viscerale. Prassi politica praticata da tutti i massocapitalisti, nessuno escluso, sin dalla nascita della prima Repubblica. Una santa alleanza contro i comunisti nata durante la lotta di Liberazione, messa in essere da statunitensi, inglesi e industriali italiani doppiogiochisti. Oggi in epoca di revisionismo storico e di rivalutazione in campo borghese di quelle dittature nazifasciste è bene sapere come i massocapitalisti nostrani e internazionali si sono comportati durante la Resistenza e subito dopo la Liberazione. Un'alleanza che ha dato l'avvio alla strategia della tensione che ha prodotto stragi e omicidi...
IL NOSTRO INDIRIZZO SINDACALE
CAPITALE&LAVORO, EDITORIALE, STORIA DEL P.C.I.

IL NOSTRO INDIRIZZO SINDACALE

di Antonio Gramsci tratto da Lo Stato operaio, 18 ottobre 1923 Nel Sindacato rosso del 15 settembre il compagno Nicola Vecchi ripropone una sua vecchia tesi: «Bisogna costituire un organismo nazionale sindacale di classe, autonomo e indipendente da tutti i partiti e transitoriamente indipendente da tutte le Internazionali». Quale deve essere il nostro atteggiamento verso una tale proposta? Quale deve essere la direttiva di propaganda dei comunisti per arginare in mezzo alla massa possibili correnti di opinione in accordo con la tesi del compagno Vecchi? Quale è, concretamente, nell'attuale situazione, il nostro indirizzo sindacale: in quale modo, cioè, intendiamo noi mantenerci a contatto con le grandi masse proletarie, per interpretarne i bisogni, per raccoglierne e c...
MIRELLA VERNIZZI. Una vita resistendo
BIOGRAFIE, EDITORIALE, STORIA DEL P.C.I., video

MIRELLA VERNIZZI. Una vita resistendo

Videointervista a una staffetta partigiana pisana "Questa è la mi' vita, io sono contenta d'aver avuto una vita piena, mi interessa essere stata utile a qualcosa e a qualcuno e sono rimasta comunista dentro [...]. Io sono per la falce e il martello, gli emblemi del lavoro." Mirella Vernizzi (25 maggio 1927-27 ottobre 2016) di Elena Montella https://youtu.be/Up_cZN82VXc Mirella Vernizzi era nata a Pisa il 25 maggio 1927 in una famiglia numerosa. La mamma era una ex impiegata delle Poste, mentre il papà lavorava nelle ferrovie; aveva due fratelli più piccoli, uno nato nel 1929 e l'altro nel 1931. Come succedeva spesso nelle famiglie di quei tempi, con loro abitavano anche la nonna, la sorella e il fratello della mamma, zii di Mirella. Erano tutti insieme nella stes...
LA STORIA DEL P.C.I. TORNA SEMPRE UTILE…
STORIA DEL P.C.I.

LA STORIA DEL P.C.I. TORNA SEMPRE UTILE…

1977: Sì, fummo sconfitti ma Berlinguer vide giusto di Bruno Gravagnuolo tratto da l'Unità 1 febbraio 2007 ANNIVERSARI Parla Adalberto Minucci, allora segretario torinese del Pci e direttore di Rinascita: «Con la nostra forza di massa al culmine delle vittorie elettorali sconfiggemmo il terrorismo, ma il quadro internazionale fu più forte» «Inutile negarlo, le difficoltà politiche ci furono, nel gestire l'ondata del 1977. E anche errori di analisi. Ma la linea di Berlinguer era giusta e la sconfitta venne per motivi di ordine internazionale». Parla Adalberto Minucci, maremmano di Magliano, 75 anni, all'epoca segretario della federazione di Torino del Pci, poi segretario regionale piemontese e infine direttore di Rinascita, ma ben dopo la cacciata di Lama dall'Università di Roma (...