mercoledì, Dicembre 6

Tag: seconda Repubblica

I MASSOCAPITALISTI E I LORO CANI DA GUARDIA, I FASCISTI AL GOVERNO, ALL’ATTACCO DELLE CLASSI SUBALTERNE
Dittatura borghese, EDITORIALE, Lotte proletarie, Massoneria, POTERI FORTI

I MASSOCAPITALISTI E I LORO CANI DA GUARDIA, I FASCISTI AL GOVERNO, ALL’ATTACCO DELLE CLASSI SUBALTERNE

di Redazione Con l'operazione contro il reddito di cittadinanza il segnale è arrivato a tutte le classi subalterne: per loro dovremo morire progressivamente e nel peggiore dei modi, dovremo morire di fame, di malattia, della loro droga, di ignoranza, possibilmente senza casa e in solitudine. Questo modo di fare politica è nell'ideologia che alberga in quei cervelli bacati che stanno al governo, perché sono razzisti e classisti senza se e senza ma. Bisogna avere presente che, in questa fase storica, siamo senza difese politiche e sociali, avendo abboccato alle lusinghe di Occhetto e permesso la chiusura illegale del P.C.I.. Poi avendo permesso la nascita di finti partiti di sinistra come il PD o finti partiti antisistema come il M5S, abbiamo perso tempo nella ricostruzione del...
LE BOMBE DEL 1993 A FIRENZE, MILANO E ROMA. NON SI PUO’ PARLARE SOLO DI MAFIA
Dittatura borghese, EDITORIALE, libri, Massoneria, POTERI FORTI

LE BOMBE DEL 1993 A FIRENZE, MILANO E ROMA. NON SI PUO’ PARLARE SOLO DI MAFIA

di Redazione Alle 23:15 del 27 luglio 1993 a Milano nei pressi del Padiglione di arte contemporanea di via Palestro, esplode una bomba che fa cinque vittime: un vigile urbano e tre pompieri accorsi per la segnalazione di una fuoriuscita di fumo sospetto da una Fiat Uno, più Moussafir Driss che dormiva su una panchina e viene colpito da un pezzo di lamiera. A meno di un'ora altri due ordigni furono fatti deflagrare a Roma, il primo in piazza San Giovanni in Laterano, il secondo davanti alla chiesa di San Giorgio in Velabro, dietro all'antichissimo arco di Giano. Venti feriti e fortunatamente nessun morto. Erano passati solo due mesi dall'esplosione di un furgoncino collocato in via dei Georgofili a Firenze, che aveva falciato cinque vite e ferito quarantadue persone. Partiamo ...
VIA D’AMELIO UNA STRAGE ATLANTICA, DI STATO, FASCIO-PIDUISTA E MAFIOSA
Dittatura borghese, EDITORIALE, Massoneria, MISTERI D'ITALIA

VIA D’AMELIO UNA STRAGE ATLANTICA, DI STATO, FASCIO-PIDUISTA E MAFIOSA

di Redazione Il 19 luglio 1992, all'altezza del numero civico 21 di via Marino D'Amelio a Palermo, nella devastante esplosione di un'autobomba, perdono la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi - prima donna a far parte di una scorta -Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Sopravvive solo l'agente Antonino Vullo, che al momento dell'esplosione stava parcheggiando una delle auto della scorta. La strage di via D'Amelio avviene a soli tre mesi di distanza dalla strage di Capaci del 23 maggio, che aveva ucciso il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo anche lei magistrato, gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicilio e Antonio Montinaro, oltre a ferire 23 persone. Il 12 marzo de...