sabato, Maggio 18

PRIGOZHIN E SUOI FEDELISSIMI MORTI IN UN “INCIDENTE” AEREO

di Andrea Montella

L’aereo del padrone del Battaglione Wagner, Evgenij Prigozhin, si schianta in un incidente aereo tra San Pietroburgo e Mosca, nella giornata della bandiera ucraina, che precede la festa dell’Indipendenza dell’Ucraina dalla Russia (1991) che si commemora il 24 agosto. Possiamo quindi dire che quando c’erano i comunisti in Russia, sino al 1953, i voli aerei erano molto più sicuri.

Mosca conferma l’incidente e che sull’aereo c’erano sia Prighozin che il numero due del Battaglione Wagner, Dmitrij Utkin. Gli uomini della Wagner sostengono che Prigozhin sia stato ucciso. Il gesuitico presidente guarrafondaio USA ha subito fatto sentire la sua voce: “Niente accade senza Putin dietro”. Papagallescamente Kiev dice la “sua”: “Un segnale alle élite”.

Ma certe morti possono accadere anche seguendo un macchiavellico adagio che fa: “Se un tuo scherano è inviso al popolo, fallo uccidere e dai la colpa al popolo”.

Prigozhin era inviso ai Russi ed era un golpista… Quindi non stava con Putin, ma era più utile al machiavellico Biden, che ha dichiarato che Putin va eliminato, quindi… chi ci guadagna dalla morte di Prigozhin? Si stabilizza la situazione politico-militare in Russia? L’immagine di Putin ne esce migliorata?

Come diceva Andreotti “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina …”.

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