sabato, Maggio 18

INTELLIGENZA ARTIFICIALE. STRUMENTI O CREATURE?

di Paola Baiocchi

Nei giorni scorsi il Consiglio di amministrazione di OpenAi ha votato per rimuovere l’amministratore delegato dell’azienda, Sam Altman, preoccupati dal fatto che potesse commercializzarev una potente tecnologia senza valutarne i rischi. Vale la pena ricordare che proprio Altman, alla guida dell’azienda dal 2019, ha trasformato OpenAi da laboratorio no profit sull’intelligenza artificiale a società a caccia di profitti dal valore di 86 miliardi di dollari.

OpenAi è diventata famosa per la creazione di un’intelligenza artificiale generativa capace di scrivere (ChatGpt) e creare immagini (Dall-E) come farebbe un essere umano, ma senza capire realmente il significato di ciò che crea. Il nuovo progetto tecnologico si chiama Q* (si legge Q Star) e riguarderebbe un tipo di intelligenza artificiale molto vicina all’AGI – l’intelligenza artificiale generale – che si pensa possa replicare e probabilmente superare le capacità umane.

E’ su questa Q* che Altman si sarebbe domandato “Quello che abbiamo creato è uno strumento o una creatura?” prima di essere allontanato. Allontanamento durato, però, solo cinque giorni. La vocazione al profitto pare che abbia preso il sopravvento su quella etica.

La nostra domanda è: una tecnologia come questa Q*, che potrebbe essere utilissima per aiutarci a risolvere problemi che attualmente l’umanità non è in grado di risolvere, quanti danni potrà fare messa al servizio del capitalismo?

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