VIA D’AMELIO UNA STRAGE ATLANTICA, DI STATO, FASCIO-PIDUISTA E MAFIOSA
di Redazione
Il 19 luglio 1992, all'altezza del numero civico 21 di via Marino D'Amelio a Palermo, nella devastante esplosione di un'autobomba, perdono la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi - prima donna a far parte di una scorta -Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Sopravvive solo l'agente Antonino Vullo, che al momento dell'esplosione stava parcheggiando una delle auto della scorta.
La strage di via D'Amelio avviene a soli tre mesi di distanza dalla strage di Capaci del 23 maggio, che aveva ucciso il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo anche lei magistrato, gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicilio e Antonio Montinaro, oltre a ferire 23 persone.
Il 12 marzo de...