mercoledì, Settembre 27

Tag: Carlo Nordio

VIA D’AMELIO UNA STRAGE ATLANTICA, DI STATO, FASCIO-PIDUISTA E MAFIOSA
Dittatura borghese, EDITORIALE, Massoneria, MISTERI D'ITALIA

VIA D’AMELIO UNA STRAGE ATLANTICA, DI STATO, FASCIO-PIDUISTA E MAFIOSA

di Redazione Il 19 luglio 1992, all'altezza del numero civico 21 di via Marino D'Amelio a Palermo, nella devastante esplosione di un'autobomba, perdono la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi - prima donna a far parte di una scorta -Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Sopravvive solo l'agente Antonino Vullo, che al momento dell'esplosione stava parcheggiando una delle auto della scorta. La strage di via D'Amelio avviene a soli tre mesi di distanza dalla strage di Capaci del 23 maggio, che aveva ucciso il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo anche lei magistrato, gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicilio e Antonio Montinaro, oltre a ferire 23 persone. Il 12 marzo de...
ABUSO D’UFFICIO. ANCHE NORDIO STA ABUSANDO. FACCIAMOGLIELO CAPIRE
Dittatura borghese, EDITORIALE, Massoneria, POTERI FORTI

ABUSO D’UFFICIO. ANCHE NORDIO STA ABUSANDO. FACCIAMOGLIELO CAPIRE

di Redazione Un'analisi impeccabile di Luigi Patronaggio sulla controriforma Nordio da parte del Procuratore Generale di Cagliari uscita su il Fatto Quotidiano che volentieri riproponiamo perché centra le contraddizioni che si verranno a creare con l'eliminazione del reato di abuso d'ufficio. Che per noi comunisti ricorda la giustizia secondo i disvalori e le prepotenze dello Sceriffo di Nottingham, il principale antagonista di Robin Hood. Infatti con la controriforma Nordio, che attacca l'eguaglianza dei cittadini sancita dalla Costituzione, si ritorna, dando impunità ai burocrati pubblici, ai tempi di Robin Hood, da essere sovrani si passa a sudditi vessati, come ai tempi del principe Giovanni. Gli ignoranti e i prepotenti arricchiti dal furto di plusvalore prodotto dai l...
NORDIO, IL MINISTRO CHE NON CREDE NELLA GIUSTIZIA UGUALE PER TUTTI
DIRITTI, Dittatura borghese, EDITORIALE, Massoneria, POTERI FORTI

NORDIO, IL MINISTRO CHE NON CREDE NELLA GIUSTIZIA UGUALE PER TUTTI

di Redazione Nei governi della seconda Repubblica, quella nata dal lavorio della P2, che la legge sia uguale per tutti è un obbrobrio, una cosa inaccettabile, quindi anche la Costituzione che garantisce l'eguaglianza tra i cittadini è, per loro, sbagliata. Quindi compito loro, una volta che si è giunti al governo, è di fare leggi come quella sulla giustizia che reintroducono i vantaggi di classe per i padroni. Il metodo è ben descritto nel punto 4 del Piano piduista, che noi abbiamo evidenziato: "Per la Magistratura è da rilevare che esiste già una forza interna (la corrente di magistratura indipendente della Ass.Naz.Mag.) che raggruppa oltre il 40% dei magistrati italiani su posizioni moderate. E’ sufficiente stabilire un accordo sul piano morale e programmatico ed elaborare una i...