martedì, Dicembre 5

LA POLITICA CULTURALE DELLA DESTRA. IL CASO DI LUCCA

di Redazione

Lucca sta facendo delle scelte politico-culturali con cui si sta coprendo di ridicolo. Gli insulti a tutti quelli che hanno preferito non partecipare all’edizione appena conclusa di Lucca Comics & Games, patrocinata dall’ambasciata di Israele (Zerocalcare, Fumettibrutti, Gli Ultimi, Giancane, la Cgil, gli illustratori israeliani Hanukal, Amnesty International e molti altri), sono solo l’ultima sguaiata reazione di una destra becera che vuole piantare le sue bandierine sulla cultura, ma così facendo insulta solo le intelligenze.

E’ un elenco ormai lungo di figuracce che non rende merito alla cittadina toscana. Torniamo indietro a quest’estate, al 14 luglio, quando il direttore d’orchestra, Alberto Veronesi, al Festival pucciniano di Torre del Lago ha deciso di esibirsi con gli occhi bendati per non vedere l’allestimento sessantottino della Boheme, ambientato all’epoca del maggio francese. “Non voglio vedere queste scene”, ha spiegato dopo che Sgarbi lo aveva invitato a rifiutarsi di dirigere l’opera. Sonoramente contestato dal pubblico al grido di “buffone”, Veronesi poteva evitarsi quella scena patetica non firmando il contratto di direzione dell’opera, già rappresentata con successo in Francia e Germania con la regia del francese Christophe Gayral. Ma ha risolto il dilemma morettiano di “mi si nota di più se vado o non vado?” con “vado e faccio una figuraccia”.

Lucca è amministrata da una giunta di destra, in cui i voti di CasaPound pesano l’otto per cento e hanno espresso due assessori, uno dei quali è Fabio Barsanti, che racconta tranquillamente di essere stato con CasaPound a Milano per festeggiare i Fasci di combattimento fondati da Mussolini cento anni prima e afferma di non aver mai negato di essere fascista. Basanti è appena stato protagonista di un’accesa campagna contro la dedica di una piazza o una strada a Sandro Pertini, perché per un partigiano a Lucca non deve esserci posto.

L’Anpi ha annunciato una manifestazione nazionale a Lucca contro l’offensiva decisione di negare un’intitolazione a Sandro Pertini. Inizialmente prevista per il 7 novembre, sarà riprogrammata non appena la Toscana sarà uscita dall’emergenza maltempo.

Per l’ambizione di apparire di destra che più a destra non si può, ma forse in fondo solo per l’ambizione di apparire, Lucca sta anche vivendo la patetica messa in scena del vice sindaco a rotazione. Di norma il vice sindaco è soltanto una figura di rappresentanza e non ha nessun potere. Ma essendo un fatto di immagine  lo vogliono fare tutti…cosi hanno inventato “Il Vice Sindaco a Rotazione” un ruolo assegnato a tre assessori con turni di venti mesi ciascuno. Ha iniziato Minniti della Lega,  dopo Bruni di Fratelli d’Italia, successivamente Barsanti ex CasaPound. In questo modo Lucca avrà “l’’onore” di avere tre vice sindaci a “tempo determinato”, per non dispiacere nessun componente della coalizione di destra.

Visto che hanno fatto Assessore all’Istruzione Simona Testaferrata una rappresentante di Fratelli d’Italia, partito che ha sul suo simbolo la fiamma di Mussolini, e visto che hanno fatto  assessore alla Cultura, Angela Mia Pisano (Casapound) che inneggia a Mussolini sui social, la conseguenza di questo combinato disposto è un bel premio letterario dedicato alla scrittura al femminile. Si chiama Di Pari Passo: la cultura dell’uguaglianza di genere inizia da una corretta narrazione. In cui hanno pensato bene di nominare una giuria guarnita di uomini, un unicum nel genere premi letterari di scrittura al femminile, evidentemente rispolverando i “padri della Chiesa” per cui le donne sono animaletti da riproduzione, da educare e a cui far capire bene cosa devono dire, fare o scrivere.

La ciliegina sulla torta l’ha messa Barsanti che ha un grande feeling con la tifoseria della Lucchese, in particolare quella degli ultras, alcuni violenti e molto “neri”. Sembra che vogliano promuovere “i valori” della lucchese nelle scuole. Per questo torna comodo il libro pubblicato dalla casa editrice Eclettica, “Ultras” di Andrea Palmeri, militante di Forza Nuova, ex capo ultra dei Bulldog della città, condannato a 5 anni con l’accusa di “aver reclutato e istruito più persone per farle combattere a fianco delle milizie filorusse nel territorio del Donbass, in Ucraina orientale e farle partecipare ad azioni, preordinate e violente, dirette a mutare l’ordine costituzionale o a violare l’integrità territoriale del governo ucraino, oltre ad avere combattuto in prima persona”. Quando l’ignoranza regna sovrana si sbaglia anche campo di battaglia e i nazionalfascisti lucchesi ne sono una palese dimostrazione.

L’editore di Eclettica è Andrea Pannocchia, che si trova nella stessa redazione del giornale online L’Ordinario in cui troviamo anche Romina Lombardi, una delle giurate nel Premio letterario Di Pari Passo.

Lucca si è candidata a Capitale della Cultura 2026: con queste premesse se dovesse essere nominata sarà la Capitale del revisionismo storico.

https://www.lagazzettadilucca.it/politica/il-pd-mette-in-mutande-lassessore-alla-cultura-mia-pisano-ecco-i-suoi-post-nostalgici-del-duce-e-del-fascismo-il-sindaco-le-ritiri-la-delega

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