
di Alessandro Giungi*
Esprimo la mia totale contrarietà all’ipotesi che SEA (1) costituisca una società per la realizzazione e gestione di vertiporti nell’area milanese per far decollare e atterrare elicotteri elettrici.
Tale mia convinzione determinata dalla lettura della relativa delibera su cui lunedì, in Consiglio comunale, esprimerò un convinto voto contrario; dal voto SFAVOREVOLE espresso dalla Consulta per la mobilità attiva e l’accessibilità del Comune di Milano, con considerazioni del tutto condivisibili sulla mancanza di elementi che dimostrino il miglioramento della mobilità cittadina con l’adozione di tale misura; con un apprezzabile riferimento al consumo di suolo prodotto dalle infrastrutture necessarie per i vertiporti, in un’area già congestionatissima e urbanizzata come quella milanese; sulla mancanza di chiarezza con gli obiettivi del Piano Aria Clima; sulla necessità di misure per la migliore implementazione della mobilità attiva e migliore garanzia di accessibilità ai luoghi di lavoro che richiedono, all’interno del Comune di Milano, interventi per una quanto più amplia platea di utenti.
La Consulta scrive anche – e questa è una affermazione che merita un particolare approfondimento – come non appaiano definiti gli equilibri tra il ruolo di SEA e gli investimenti e i rischi intrinsecamente legati alla natura di business innovativo di UAM (Urban Air Mobility) dall’altro.
Davanti a simili sagge e puntuali considerazioni e a un espresso parere SFAVOREVOLE, non si comprende perchè la Giunta non senta l’esigenza di ritirare la delibera. Tra l’altro, allo scrivente non è neppure chiaro il grado di sicurezza di questi apparecchi volanti che andranno a volare sulla testa dei milanesi, in numero sempre crescente a sentire la volontà dell’azienda.
E’ poi risultato del tutto fuori luogo, come da qualcuno è stato fatto, mettere in connessione la realizzazione del servizio elicotteristico, previsto nel 2026, con i Giochi olimpici e paralimpici invernali del 2026, coorganizzati da Milano. Non è certo di un servizio di trasporto esclusivo di cui ha bisogno la nostra città per le Olimpiadi e Paralimpiadi, bensì, al contrario del potenziamento dei mezzi di trasporto pubblici, e, in generale, di un’implementazione del trasporto su rotaia.
Si conclude evidenziando come molto meglio si sarebbe fatto a portare in Consiglio comunale anche l’atto che ha autorizzato la creazione di una società cui SEA ha “ceduto” 60 suoi dipendenti; esternalizzazione clamorosamente e sonoramente bocciata dal Tribunale di Milano, sezione Lavoro.
L’invito è quindi a rimanere con i piedi per terra, lasciando stare voli pindarici…
*Consigliere comunale e presidente della Commissione Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026
(1) I gestori degli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa
Sull’argomento vedi anche: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/23_ottobre_30/taxi-volanti-a-milano-il-progetto-vertiporti-a-linate-malpensa-scalo-romana-e-citylife-entro-le-olimpiadi-invernali-52b14764-9e57-4645-bb72-edd4fd706xlk.shtml