
- Qf si prepara a riaprire i licenziamenti. Con una mail sconclusionata e a tratti aberrante, mandata alle 21.01 di sabato sera chiedono l’incontro di rito per comunicarcelo.
- Se passassero, lo stabilimento rimarrebbe uno scheletro vuoto sul nostro territorio, a disposizione della speculazione immobiliare.
- Forse questo è quello per cui erano venuti qua sin dall’inizio: riportarci in liquidazione e poi al licenziamento, finire il lavoro sporco di Melrose, dopo averci indebolito con il logoramento, la fame, la mancanza di stipendi.
- Ma questa volta nessuna mail improvvisa. Il MInistero sapeva ed era stato preavvertito. Da marzo sono spariti nel silenzio.
- Quali sono gli intrecci tra politica e Borgomeo, la reale sostanza dell’operazione Qf? Un giorno, lo giuriamo, riusciremo a scoprire tutto nel dettaglio.
- Noi sapevamo esattamente dove ci stavano portando. Abbiamo usato questo tempo di attesa a cui hanno condannati, per produrre un piano industriale, per produrre il più grande paradosso della storia industriale recente: gli operai hanno un piano industriale, idee di riconversione ideologica, finanziatori, una campagna di azionariato popolare in corso e un liquidatore che, da qualche punto non ben definito del Lazio, licenzia stando con le mani in mano. Il sistema è puro parassitismo, noi siamo classe dirigente.
- Vogliamo saltarci sopra insieme su questo paradosso e far tremare la terra? Perché lo spiraglio che abbiamo tenuto aperto con tutte le nostre forze, ora si sta per chiudere.
- Rivaluteremo le nostre trasferte e il nostro calendario, intanto tutte e tutti mercoledì 27 sera in fabbrica, il 30 settembre al corteo “basta aeroporti in città”, e il primo ottobre alla giornata delle cargobikes, accelerare la campagna per l’azionariato popolare. Tutte le info su http://www.insorgiamo.org
- Spiccare il volo o cadere
- Fermare la speculazione
- Questa fabbrica è moralmente di chi l’ha difesa
- Rilevare la fabbrica con fondi pubblici e darla in gestione alla cooperativa operaia
- Noi siamo tutto se siamo tutte/i
- Se ci sotterreranno, saremo semi