martedì, Dicembre 5

GIORGIO NAPOLITANO, IL COMUNISTA PREFERITO DA WASHINGTON

OttolinaTv https://www.youtube.com/watch?v=55TXEX7WF-c

I PIPPONI DEL MARRUCCI: Giorgio Napolitano il “comunista preferito” di Washington che odiava la democrazia

E’ il 1975, e tre delle più prestigiose università degli USA decidono di invitare un importante dirigente del Partito Comunista Italiano per un ciclo di conferenze. Apriti cielo! In quegli anni, infatti, il Partito Comunista Italiano stava attraversando una fase di espansione incredibile, che alle elezioni politiche dell’anno successivo lo portò a conquistare oltre il 34% dei consensi, con una crescita rispetto alle elezioni precedenti di quasi 10 punti percentuali. Ma non solo, dopo il tragico esito dell’incredibile avventura dell’Unione Popolare in Cile sotto la guida di Salvador Allende, infatti, il PCI di Berlinguer da un paio di anni aveva sposato la strategia del così detto “compromesso storico”, e l’eventualità dell’ingresso del PCI in un governo di unità popolare si faceva giorno dopo giorno sempre più verosimile. “L’avanzata del PCI in Italia”, dichiarerà 30 anni dopo in un intervista a La Stampa l’ambasciatore USA in Italia dal 1977 al 1981, Richard Gardner, “era la questione più grave che ci trovavamo ad affrontare in Europa”.

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