Il documentario è intitolato L’incredibile saga dei Rothschild: il potere di un nome, che nel nostro titolo abbiamo declinato come “il nome del potere”, è firmato Amandine Chambelland, ed è stato diffuso il 1° dicembre 2016 da Envoyé spécial”.
Nei sottotitoli automatici la traduzione non è molto precisa, ma il senso del documentario si capisce benissimo. Se in qualche momento sembra abbastanza condiscendente verso questa “famigliona” che ha interessi in tutte le maggiori società del mondo e “creature” politiche come Macron, il documentario entra in una fase più critica a partire dal minuto 44 circa, dalla domanda della giornalista “Ha conosciuto dei fallimenti?”. Dalla risposta di David de Rothschild di non ricordarsi fallimenti, la giornalista analizza i casi di France Telecom, un’operazione disastrosa di cui sono stati consulenti, che ha portato 70 mila licenziamenti e perfino suicidi tra i dipendenti, con un indebitamento totale di 70 miliardi. Per i Rothschild invece non c’è stato invece nessun prezzo da pagare, né in termini giudiziari, né di perdita di credibilità.
Il secondo caso è quello di uno strumento finanziario Rorhschild di “ottimizzazione fsicale” emesso in Spagna tra il 2005 e il 2008, che sarebbe dovuto servire a qualche centinaia di anziani inglesi stabilitisi in Andalusia, per ridurre le tasse di successione. Presentato come prodotto legale assolutamente non rischioso, e con l’aura reputazionale dei Rothschild, si è rivelato invece non solo illegale ma anche un mezzo di indebitamento per cui chi ha investito i proprii risparmi lì, e si trova ora a rischio di perdere la casa.
La banca Rothschild di Londra si è difesa dicendo che sono stati gli intermediari che proponevano lo strumento a non specificarne i rischi. Ma già diverse cause intentate in Spagna hanno condannato la banca per le truffe finanziarie perpetrate nei confronti di questi suoi concittadini emigrati.
Per saperne di più: https://unita2.org/2022/09/23/i-rothschild/