mercoledì, Settembre 27

DALLA RAI A RETE 4 CONTINUA IL MASSACRO DELLA VERITA’. SOLIDARIETA’ AL PACIFISTA ORSINI

di Redazione https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/esemprecartabianca20232024/bianca-berlinguer-intervista-alessandro-orsini-e-alessandro-cecchi-paone_F312804301001C12

Ieri sera ha debuttato su Rete 4 la trasmissione E’ sempre Carta Bianca, condotta da Bianca Berlinguer dopo il suo abbandono delle reti pubbliche, passando dalla padella alla brace. Lo scenario è quasi lo stesso, la formula della trasmissione è la stessa: i pezzi forti vengono messi in chiusura, intorno alla una di notte, e con un contraltare che urla in continuazione e non lascia completare i ragionamenti.

Stiamo parlando di ciò che è successo con il professor Alessandro Orsini, contrapposto a Alessandro Cecchi Paone, un “gladiatore” radicale della comunicazione che interrompeva costantemente l’analisi di Orsini impedendo agli ascoltatori di comprenderne la portata. In tutto ciò Bianca Berlinguer non ha saputo mantenere un atteggiamento neutrale basandosi sui fatti, come l’impegno degli Usa di non espandere ad Est la NATO, tra Reagan e Gorbaciov nel 1990 e il tradimento degli accordi di Minsk del 2014, da parte del “blocco occidentale criminale”. Ma si è schierata con i guerrafondai occidentali.

Bianca Berlinguer non ha nemmeno ribattuto a Cecchi Paone quando ha citato suo padre come esempio di politico filo atlantista, quando tutti i documenti desecretati sia statunitensi che britannici (il blocco criminale occidentale) propongono addirittura la possibilità del colpo di Stato in Italia per bloccare l’eventualità del P.C.I. – diretto da Enrico Berlinguer – al governo.

Tanto per rinfrescare la memoria a Bianca Berlinguer e a Cecchi Paone su cosa disse Enrico Berlinguer sulla NATO, avendo in quel periodo il P.C.I. due avversari politici – Mosca e Washington – quindi poteva usare la forza del P.C.I. in Europa, nel continente dove operava, per raggiungere una condizione più favorevole per i proletari che il P.C.I. rappresentava, riportiamo l’intervista a “Mixer” di Giovanni Minoli dell’11 giugno 1983:

«(Minoli) Senta, nel ’76, a Giampaolo Pansa, il giornalista che la intervistava, lei disse di sentirsi più sicuro sotto l’ombrello della Nato. Lo pensa ancora?

(Berlinguer) Sì, ma nel senso che precisai allora. Ché, se l’Italia facesse parte del Patto di Varsavia, e non della Nato, evidentemente non potremmo realizzare il socialismo così come lo pensiamo noi. Ciò non vuol dire che qui, sotto l’ombrello della Nato, nell’ambito del Patto Atlantico, ci si voglia far realizzare il socialismo».

Quindi dov’è l’adesione alla NATO di Enrico Berlinguer cui parla Cecchi Paone?

A Bianca Berlinguer ricordiamo che non si può servire insieme la verità e mammona. Soprattutto ci aspettiamo di più dalla figlia di quello che Henry Kissinger giudicava “il comunista più pericoloso”.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: