
di Redazione
Giuliano Amato conferma quanto si sa da anni sulla strage di Ustica del 27 luglio 1980: è stata causata da un’operazione della NATO per abbattere il leader libico Muhammar Gheddafi in viaggio su un Mig con un missile francese che, invece, colpì il DC9 Itavia, causando la morte delle 81 persone a bordo.
Una verità che aveva già fatto emergere Francesco Cossiga nel 2008. Una delle novità dette da Amato è che ad avvisare Gheddafi, evitandogli la morte, sarebbe stato Bettino Craxi. Scopriamo da Amato che Craxi ha fatto, oltre alla politica anticomunista e quella delle tangenti, anche qualcosa di buono.
La Francia in quel periodo aveva come presidente Valéry René Marie Georges Giscard d’Estaing che, oltre ad avallare omicidi di capi di Stato, vantava una ben nota e interessata frequentazione con il dittatore Salah Eddine Ahmed Bokassa della Repubblica Centrafricana. Nel 1979 esplode lo scandalo dei diamanti che Valery Giscard d’Estaing avrebbe ricevuto qualche anno prima dal dittatore centrafricano Bokassa. Bokassa venne in seguito arrestato e processato per alto tradimento, assassinio, cannibalismo, e appropriazione indebita.
In quel periodo, come oggi del resto, i presidenti dei paesi della NATO ne combinavano di tutti i colori, dal terrorismo, agli omicidi sellettivi e poi pontificavano – e continuano a farlo – di democrazia.
Nella strage di Ustica è interessante la dichiarazione della massofascista Meloni: afferma che dietro a questa strage NATO, non ci sono segreti di Stato. Ci spieghi allora chi ha assassinato tutti quei militari che sono misteriosamente morti, subito dopo Ustica, perché erano radaristi e conoscevano cosa è accaduto quel giorno.
Mario Ciancarella, nel luglio 1980, era capitano Pilota dell’A.M. e uno dei dirigenti del Movimento Democratico dei militari. In questa veste, fu convocato e ricevuto, nel 1979, dal Presidente Pertini. A Ciancarella, si rivolse, dopo la strage del DC9, il maresciallo Mario Alberto Dettori, radarista a Poggio Ballone, in servizio durante la notte del 27 luglio 1980. Dettori gli rivelò dettagli su quanto avevano visto i radar quella sera ed era stato poi occultato. Dettagli che, trasmessi alla Magistratura, pesarono enormemente sulla sentenza del Giudice Priore. Tuttavia, Dettori, che già parlando con Ciancarella aveva detto di temere per la propria vita, non poté testimoniare perché venne trovato impiccato nel 1987. Fu una delle “morti sospette” legate alla strage di Ustica che all’epoca fu molto sbrigativamente archiviata come suicidio.
Anche l’ex-colonnello dell’AM Alessandro Marcucci, che insieme a Ciancarella stava indagando sulla sorte del DC9 e sulle dichiarazioni di Dettori, morì in un inspiegabile incidente aereo nel 1992, prima della sentenza di Priore. Su queste morti, la magistratura di Massa ha ripreso a indagare nel 2013.
La massofascista Meloni è interna ad un segreto di Stato, quello del Piano di rinascita del fascismo della P2 e della trattativa Stato-mafia, che doveva portare a termine lo spostamento a destra dell’Italia.
E la Meloni non è la rappresentante di quella destra missina, che viene dalla repubblica di Salò e che continua a proporre gli obiettivi politici, istituzionali ed economici della eversiva P2? Un altro mistero italiano.