mercoledì, Settembre 27

QUANTI MORIRONO NEI LAGER NAZISTI IN GRAN BRETAGNA?

di Redazione

A ottanta anni di distanza il Regno Unito ha finalmente annunciato che indagherà sull’occupazione tedesca di Alderney una delle isole del Canale della Manica, un fazzoletto di otto ettari di terra nel mare, e sui campi di concentramento dimenticati dalla storia.

Le Isole del Canale hanno un rapporto complesso con il Regno Unito: sono dipendenze della corona britannica ma geograficamente sono più vicine alla Francia. Durante la seconda guerra mondiale, nel 1940, il primo ministro Winston Churchill decise che la Gran Bretagna non poteva difenderle dall’invasione nazista e i circa 1.400 abitanti vennero per la maggior parte fatti evacuare. I nazisti le occuparono facilmente, trovandole quasi disabitate, e vi installarono due campi di lavoro e due di concentramento. A distanza di tempo pensiamo che la scelta di non difenderle abbia rafforzato la Germani nazista, che ha trovato a disposizione delle isole da cui controllare più facilmente la Manica.

I prigionieri venivano impiegati per costruire il cosiddetto ‘Vallo Atlantico’ di Hitler, un sistema di fortificazioni lungo tutte le coste dell’Europa nord occidentale, dalla Norvegia fino alla Francia, per difendere le posizioni tedesche da possibili sbarchi degli Alleati. Molti prigionieri furono uccisi attraverso una politica di sterminio sistematico, conosciuta come ‘Vernichtung durch Arbeit’, eliminazione attraverso il lavoro. Altri furono torturati, uccisi a colpi di pistola o con iniezioni letali. Quelli malati o incapaci di lavorare furono mandati in campi di sterminio nell’Europa occupata.

Si tratta di uno degli episodi più bui della storia britannica e questo è il motivo per cui, solo ottant’anni dopo, il governo britannico ha deciso di accertare il numero di prigionieri che vennero uccisi dai nazisti. Anche per gli accademici più cauti, tra i 700 e i 1.000 prigionieri (2).

Nel 2020, un gruppo di archeologi ha pubblicato uno studio (1) sulla rivista Antiquity che rappresenta la prima indagine forense sul campo di concentramento di Sylt di Alderney. Vi erano detenuti principalmente prigionieri sovietici, così come ebrei francesi provenienti dal campo di Drancy a Parigi, e repubblicani spagnoli. Sebbene non fosse l’unico campo costruito dai nazisti ad Alderney, era noto per essere particolarmente brutale. Alcuni storici affermano che i prigionieri a Sylt affrontarono condizioni più dure che in alcuni dei più famosi campi della terraferma.

A causa della posizione poco accessibile, infatti, “agli internati arrivava ancora meno cibo rispetto ad altre parti dell’Europa occupata”, ha detto lo storico Paul Sanders, autore di The British Channel Islands Under German Occupation, al National Geographic nel 2020.

Il numero di prigionieri morti ad Alderney è stato a lungo oggetto di controversia e i funzionari sperano che la nuova indagine aiuterà a determinare il vero bilancio delle vittime.

La nuova indagine riunirà 11 esperti di Alderney, Regno Unito, Germania, Francia e Canada per condurre ricerche nei campi. Il gruppo pubblicherà un rapporto nel marzo 2024. I funzionari stanno inoltre incoraggiando i cittadini a presentare al gruppo di studio prove o ricerca che possano aiutare a determinare il numero esatto dei dei prigionieri morti nei campi di concentramento nazisti in territorio britannico.

(1) https://www.smithsonianmag.com/smart-news/archaeologists-reveal-hidden-horrors-only-nazi-ss-camp-british-soil-180974556/

(2) https://www.smithsonianmag.com/smart-news/alderney-channel-islands-nazi-concentration-camps-180982609/

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