mercoledì, Settembre 27

IL MINISTRO SANGIULIANO E LA DEFENESTRAZIONE RAPIDA E ANTIDEMOCRATICA

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano al Premio Strega, quando ammette di non aver letto i libri che ha votatohttps://www.youtube.com/watch?v=4o1hJZPMRHk

Si sta preparando un bel defenestramento al ministero della Cultura: la prossima settimana verrà votato in aula il decreto Pubblica amministrazione, che va convertito in legge prima dell’estate. In pancia a questo decreto c’è un emendamento destinato a riformare alla chetichella l’organigramma del ministero di via del Collegio romano, approfittando magari della distrazione delle opposizioni.

Si tratta di un trucchetto escogitato dall’ex giornalista direttore del Tg2 ora ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per sostituire gli attuali dirigenti generali, moltiplicando anche le poltrone, senza dover pescare nei ruoli dirigenziali della Pubblica amministrazione né ricorrere all’interpello. Una “chiamata diretta” da parte del ministro che avrà poi bisogno solo di un passaggio in Consiglio dei ministri per collocare nei gangli del ministero della Cultura persone gradite al governo Meloni.

Normalmente la revisione delle strutture ministerialii avviene con la modifica dei regolamenti organizzativi, in forma di decreti del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio. I regolamenti poi devono passare attraverso un iter democratico che prevede: l’approvazione del Cdm, il parere del Consiglio di Stato, il ritorno al Cdm, il parere delle componenti Commissioni parlamentari, registrazione della Corte dei conti.

Ma la riforma è anche il ritorno a una struttura ingessata che già in passato non ha funzionato, che aumenta il numero dei dipartimenti da 3 a 5 e sopprime la figura del segretario generale.

Con il trucchetto dell’emendamento Sangiuliano conta di risparmiare almeno un anno per avere i suoi fedelissimi al ministero. E sappiamo che il ministro, attivissimo nell’inaugurare mostre o presenziare scoperte archeologiche in cui non ha avuto nessun merito (vedi il ritrovamento dei bronzi di San Casciano dei Bagni), non ha nemmeno il tempo di leggere i libri che deve votare al Premio Strega, come si vede nella bellissima intervista realizzata da Geppi Cuggiari che gli pone le domande giuste, come difficilmente oggi si vede fare dalla maggioranza dei giornalisti.

Chissà se vedremo ancora la coraggiosa Geppi Cucciari prossimamente in una trasmissione Rai, o verrà anche lei defenestrata…

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: