mercoledì, Settembre 27

BERLUSCONI HA LEGITTIMATO LA REIFICAZIONE DELLE DONNE, INVERTENDO IL PERCORSO DI PARITA’ AVVIATO DOPO LA CADUTA DEL FASCISMO

di Redazione

Riprendiamo un intervento della Società italiana delle storiche pubblicato in seguito alla scomparsa di Berlusconi, per sottolineare quanto lavoro ci sia da fare per eliminare le incrostazioni mefitiche che il berlusconismo ha introdotto nelle menti e quindi nei comportamenti di questa società. Un lavoro di analisi e di critica irrinunciabile per ognuna/o, ma che può portare a risultati importanti solo se svolto collettivamente, attraverso l’intellettuale collettivo rappresentato da un forte partito comunista.

“Una parte d’Italia piange in questi giorni Silvio Berlusconi, e gli tributa l’onore del lutto nazionale, finora fra le personalità politiche riservato solo a Presidenti della Repubblica.
Gli affetti personali e i lutti dovuti alla perdita di una persona cara sono sempre da rispettare. Altra cosa però è il lutto nazionale per un uomo che, pur avendo rivestito un ruolo istituzionale, ha sistematicamente offeso i valori costituzionali incrinando la sfera dei diritti e dei doveri propri della cittadinanza.

Né sono meno inquietanti e inopportuni gli onori tributati a Berlusconi se si guarda alla sua vicenda da una prospettiva di genere. Berlusconi ha legittimato, nella comunicazione e nei comportamenti pubblici,  la reificazione e la mercificazione delle donne e dei corpi femminili, esaltando una maschilità patriarcale e paternalistica e contribuendo così a rallentare, e in qualche caso addirittura a invertire, il percorso verso una società più paritaria e rispettosa delle differenze di genere avviatosi con la caduta del fascismo, la Resistenza e la nascita dell’Italia repubblicana, e poi reso più celere dai femminismi degli anni Settanta del Novecento.

Crediamo che le donne italiane, nella loro faticosa marcia verso la parità e la messa in discussione degli assetti tradizionali della famiglia e della sessualità, abbiano avuto un avversario in Berlusconi e nel berlusconismo: un avversario potente, vigorosamente combattuto e di cui le proteste delle donne stesse hanno contribuito a decretare il declino.
Come storiche, per professione consapevoli del passato; come femministe attente ai diritti connessi alla sfera del genere e della sessualità; come donne sensibili al rispetto delle identità di genere e degli orientamenti sessuali, non possiamo oggi che esprimere con voce chiara e forte il nostro dissenso per la scelta di rendere a Berlusconi tributi istituzionali da riservare a chi rispetta i valori della Repubblica.

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