di Paola Baiocchi – Coordinamento No Valdera Avvelenata

C’è una buona notizia nella vicenda dei cumuli di terra contaminati da Keu ‘non conforme’, nell’area chiamata Green Park, una lottizzazione alla periferia est di Pontedera (Pi). Dopo che il Tar ha emesso la sentenza sul ricorso dei costruttori all’ordinanza del sindaco di Pontedera di provvedere alla rimozione dei cumuli contaminati e alla successiva bonifica dei terreni, la Green Park s.r.l proprietaria dei terreni ha dichiarato che se occuperà e al termine del percorso giudiziario si vedrà a chi addebitare il conto.
Il merito perché qualcosa si muovesse è sicuramente dei cittadini e del Coordinamento No Valdera Avvelenata, che anche ieri ha presidiato l’area, attaccando uno striscione sulla recinzione fatiscente ed emettendo un comunicato.
La notizia va però vista con molta calma perché, come dice un proverbio, il diavolo si nasconde nei dettagli. E’ chiaro che l’interesse dei proprietari è arrivare alla costruzione di quella che viene presentata come un’esclusiva edificazione di case prestigiose, una Pontedera 2 sul modello della Milano 2 su cui Berlusconi ha costruito l’inizio della sua accumulazione.
Può essere che alla fine del percorso giudiziario sia il Comune di Pontedera a trovarsi con il cerino in mano a e dover pagare il conto dello smaltimento, come è successo al Comune di Pisa per l’area Ex Vacis. Un’ennesima declinazione della privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite su cui non siamo assolutamente d’accordo.
Ma nel frattempo chi vigilerà sul corretto smaltimento delle terre contaminate e della bonifica dell’area Gren Park, di cui si faranno carico dei privati? E chi ci assicura che il cromo esavalente, il pericoloso cancerogeno che si origina per ossidazione dal cromo trivalente contento nei cumuli (vedi lo studio pubblicato sul sito Arpat https://www.arpat.toscana.it/documentazione/catalogo-pubblicazioni-arpat/keu-caratterizzazione-del-materiale), non sia già arrivato nelle falde acquifere? Le precarie coperture in plastica apposte già anni fa, sono tutte sbrindellate e l’area è vicina alla piscina, allo stadio e a poca distanza dalle abitazioni già esistenti.