Riceviamo e pubblichiamo

Il 31 marzo abbiamo pubblicato la lettera, alla USL nord ovest Toscana, di un disabile motorio con invalidità 100% in condizioni di gravità utente della riabilitazione che, da via Garibaldi nel centro di Pisa, deve spostarsi a San Giuliano Terme nel ‘Polo sanitario integrato’ di proprietà della cooperativa sociale di Reggio Emilia Helios, che scriveva: “Per esperienza personale so che più gli spostamenti sono lunghi, più aumenta lo stress e quindi le cure riabilitative risultano molto meno efficaci”.
E aggiungeva: “Con questo nuovo passo non si va verso il benessere dei cittadini, e non solo si vuole ridurre ulteriormente il diritto di curarsi, ma si impedisce loro di prevenire un aggravamento della propria condizione fisica. Con questa decisione presa ancora una volta dall’alto, si vuole togliere ancora una volta la possibilità di avere una Sanità pubblica accessibile a tutti per favorire il privato.
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Ora è arrivata la risposta della Usl nord ovest Toscana che non fa altro che ribadire che le cose stanno così e non ci si deve lamentare. La Usl sottolinea anche che i locali di via Garibaldi saranno adibiti alla nuova fantomatica Casa della Salute, parole vuote che ancora non si sa se, come e quando saranno riempite.
Ma se davvero l’intento è questo perché non lasciare il servizio ben funzionane di riabilitazione lì dove è in attività da anni e non cercare una nuova localizzazione per la Casa della Salute tra gli innumerevoli immobili di proprietà pubblica vuoti? Perché questa localizzazione a San Giuliano Terme costa solo di affitto centoventimila euro l’anno, a cui aggiungere il costo della navetta che dalla periferia di Pisa porta nella cittadina termale. La risposta è: si vuole svuotare economicamente la sanità pubblica per sfasciarla dove funziona, rendendo obbligato il ricorso alla sanità privata e favorendo le assicurazioni sanitarie sul modello degli Stati Uniti. Una doppia rapina, perché oltre a pagare le tasse siamo obbligati a pagare anche le assicurazioni.
Al momento dello spostamento da Pisa alla struttura privata a San Giuliano, Maria Letizia Casani – direttrice generale della ASL Toscana nord ovest – aveva così commentato: “La scelta di spostare la struttura ambulatoriale di Riabilitazione, dal poliambulatorio di via Garibaldi a San Giuliano Terme, rientra in un progetto più ampio di potenziamento di un servizio che ogni anno prende in carico centinaia di pazienti provenienti dalla zona pisana, che conta oltre 200mila abitanti. Inoltre, grazie ai progetti finanziati dal PNRR potremo ristrutturare il poliambulatorio per renderlo più funzionale e adatto ad accogliere i servizi della futura ‘Casa della Salute’. Voglio ringraziare la Regione Toscana che sempre ci appoggia nel nostro lavoro di potenziamento dei servizi e le istituzioni che hanno lavorato in sinergia per il bene dei cittadini”.
In realtà gli utenti e gli stessi operatori sanitari avvertono delle difficoltà che lo spostamento da Pisa alla struttura privata di San Giuliano provocano in persone con disabilità motorie, e ci sono arrivate segnalazioni di pazienti che rinunciano ad usufruire di questo servizio, diventato un aggravio di fatica e per di più in una struttura che non ha spazi idonei per trattare al meglio i pazienti.
L’aver approvato il progetto del Polo sanitario integrato, fra l’altro, è valso un bel ticket al sindaco Pd, Sergio Di Maio (carabiniere a Camp Darby) che è stato nominato ad inizio 2022 presidente della Società della salute di Pisa e a gennaio 2023 è stato eletto presidente della Conferenza dei sindaci della Ausl Toscana nord ovest.
In occasione della sua ultima nomina Di Maio ha dichiarato che: “Sarà una priorità avvicinare la Conferenza aziendale ai territori e ai cittadini. Presto al via un percorso itinerante per raccogliere direttamente le esigenze delle comunità e programmare riunioni decentrate in quei contesti”. Sarà interessante sapere come spiegherà ai cittadini di San Giuliano Terme la privatizzazione della sanità pubblica.
Articolo de Il Fatto Quotidiano sul peggioramento o l’assenza completa dell’assistenza domiciliare per i pazienti complessi e per i minori, dovuta in caso di impossibilità a muoversi o distanza dalle strutture https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/27/disabilita-lassistenza-domiciliare-non-va-servizi-pensati-solo-per-gli-adulti-e-niente-presa-in-carico-dei-pazienti-complessi/6841901/