di Redazione

Matteo Renzo è il nuovo direttore del quotidiano Il Riformista. Dopo l’incarico da premier, dopo il ruolo di parlamentare (ma non doveva andarsene dopo aver perso il referendum del 2016?), conferenziere a libro paga del principe saudita bin Salman, l’uomo di Rignano è pronto a una nuova vita in redazione. Anche se non è un giornalista, dunque la sua direzione sarà editoriale: darà la linea politica, ma non risponderà delle querele. Perciò sarà affiancato da un direttore responsabile. In conferenza stampa ha svelato alcuni retroscena: Calenda sarebbe entusiasta, Meloni è stata la prima a essere informata.
“Senza elettori, ora Renzi cerca lettori” titola il quotidiano Domani,
A caldeggiare il suo nome per Il Riformista sarebbe stato Gianni Cuperlo, il candidato della sinistra dem alla segreteria. L’obiettivo editoriale è parlare agli elettori “di mezzo” tra Meloni e il tandem radicale Conte-Schlein, secondo Renzi. Del resto, tra Matteo e l’editore Alfredo Romeo c’è un trascorso importante. Il proprietario del quotidiano è coimputato con Tiziano Renzi (padre dell’ex premier) per traffico di influenze illecite nell’inchiesta Consip. Romeo ha un ricco curriculum giudiziario: il primo capitolo risale al 2000, con una prescrizione per tangenti. l’ex direttore del Riformista, Piero Sansonetti, passerà a dirigere la resuscitata Unità.