

In alto un momento del presidio a Milano e più in basso del presidio del 29 marzo sotto la Prefettura di Pisa
di Paola Baiocchi
E’ partita da Milano, giovedì 16 marzo, con un presidio davanti alla Prefettura, la protesta contro il Disegno di legge 506 sugli anziani non autosufficienti che è già stato ribattezzato come decreto “ghettizza anziani inguaribili”. Una delegazione dei rappresentanti del CDSA, Coordinamento per il Diritto alla sanità per le persone anziane malate e non autosufficienti ha poi incontrato il Prefetto.
Con lo stesso schema seguiranno presidi a Torino, Firenze, Bologna Roma, Napoli, e a Pisa il 29 marzo: obiettivo bloccare alla Camera il DDL 506, già passato in Commissione Affari Sociali del Senato, per protestare contro l’approvazione lo scorso 21 marzo in Consiglio dei Ministri, del Disegno di legge sulla Non autosufficienza, delega sulle “Politiche in favore delle persone anziane”.
Alla testa di questo movimento c’è Medicina Democratica, un frutto dello straordinario periodo di lotte sociali italiane degli anni Sessanta, fondata dal medico e partigiano Giulio Alfredo Maccacaro che, in assenza di una vera opposizione all’interno del Paramento, protestano contro lo smantellamento dei diritti sociali garantiti dalla nostra Costituzione. Il tutto in assenza di scioperi generali da parte dei sindacati confederali per contrastare un progetto così devastante di controriforma del Servizio sanitario nazionale, che parte proprio colpendo i più indifesi: gli anziani non autosufficienti e le loro famiglie, già gravemente penalizzate dall’assenza di politiche di sostegno. E’ chiaro che per contrastare un attacco del genere serva un vasto movimento dei lavoratori organizzato in un grande partito comunista che porti le lotte nelle fabbriche, nei quartieri, nelle scuole, nelle università e in tutte le strutture del sistema sanitario nazionale attuale.
“No alla creazione del ghetto degli anziani inguaribili”questa la richiesta del Cdsa, a cui aderiscono comitati, sindacati di base e associazioni, fra cui Medicina Democratica.
Testo DDL 506 https://www.senato.it/leg/19/BGT/Schede/FascicoloSchedeDDL/ebook/56516.pdf
“Chiediamo che si apra immediatamente un confronto nel merito di un provvedimento che di fatto discrimina gravemente milioni di italiani, colpevoli soltanto di essere anziani e non autosufficienti, staccandoli dal Servizio sanitario nazionale e dal corpo vivo della società e relegandoli in un vero e proprio ghetto degli anziani inguaribili, da cui non c’è ritorno”, hanno dichiarato Laura Valsecchi, Medicina Democratica e Maria Grazia Breda, Fondazione Promozione Sociale, referenti del Cdsa. “Con la creazione di un sistema separato quale sarebbe il cosiddetto Servizio nazionale assistenza anziani, Snaa, verrebbe negato loro il diritto alla tutela della salute, come sancito per tutti i cittadini italiani dagli art. 32 e 38 della Costituzione, nei rispettivi ambiti sanitario e sociale, e dalla legge 833 del 1978, istitutiva del Ssn”.
L’approvazione del Ddl da parte del Consiglio dei Ministri “è in continuità con quanto già avviato dal Governo Draghi, a cui si aggiunge il fatto che il governo Meloni propone al Parlamento la cancellazione della indennità di accompagnamento, sostituita con prestazioni sociali non garantite e gestibili da operatori privati”. Il Cdsa “respinge con forza l’ipotesi della creazione di un sistema sanitario e assistenziale destinato esclusivamente alla popolazione anziana non autosufficiente, che sarebbe parallelo al Servizio Sanitario Nazionale ma senza le tutele universalistiche”.
vedi anche l’articolo de Il Fatto Quotidiano del 22/02/2023 https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/02/22/ddl-anziani-non-autosufficienti-tra-il-patto-per-la-terza-eta-e-i-rischi-per-la-sanita-degli-ultraottantenni-lassegno-universale-maquillage/7030705/