giovedì, Aprile 25

LO STATO TEOCRATICO DI ISRAELE CONTINUA LA SUA POLITICA CRIMINALE CONTRO LA POPOLAZIONE PALESTINESE

Ebrei e palestinesi unti contro il governo reazionario, questa è la strada per costruire la Repubblica democratica di Palestina

di Redazione

La popolazione democratica e laica protesta, ma i fasciosionisti al potere continuano a svolgere il loro ruolo di guerrafondai massacrando ogni giorno i palestinesi 

Dall’inizio dell’anno gli israeliani hanno ucciso più di trenta palestinesi e distrutto linee elettriche dei campi profughi, negato ai medici e infermieri l’accesso e hanno sparato sulle ambulanze, ai giornalisti hanno impedito di verificare e raccontare, a Jenin hanno sparato lacrimogeni nel reparto pediatrico dell’ospedale. 

Per noi comunisti questo è un comportamento che deriva da una ideologia ben precisa che ha nella proprietà privata e nel conseguente capitalismo le sue fondamenta, che sono anche razziste.

Per questo reazionario governo di fanatici israeliani massacrare e invadere il campo profughi di Jenin, uccidendo nove persone e una decima ad al Ram, è una cosa normale di cui nessuno può chiedere spiegazioni. E tutto questo schifo succede dal 1948 sotto la protezione di tutti i governi massocapitalisti del mondo.

Queste morti produco solo disperazione e alimentano la violenta reazione di ogni singolo cittadino palestinese e altri morti. Ma tutto questo accade a causa di una politica internazionale dei paesi occidentali, con Usa ed Europa in testa, vergognosa imbevuta di falsità storiche e di razzismo che non vuole nei fatti trovare una soluzione per il popolo palestinese, ma che aspetta solo la “soluzione finale” che lo spazzi via dalla Palestina per lasciare spazio solo al Popolo Eletto, la variante religiosa della Razza Eletta, messa a guardia del petrolio e di ogni ricchezza nel Medio Oriente.

Tutto il resto è solo ipocrisia…

La soluzione era semplice fin dal 1948: bastava creare la Repubblica laica di Palestina abitata da mussulmani, cristiani ed ebrei.

Rispondi

Scopri di più da l'Unità2

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading