lunedì, Settembre 25

LA CONDIZIONE DELLA DONNA IN IRAN DOPO IL 1979

di Nora Montella

Negli ultimi cinquant’anni l’Iran ha subìto molteplici trasformazioni sociali e politiche che lo hanno indebolito e impoverito sia economicamente che culturalmente. Nel nostro immaginario le donne iraniane sono intrappolate nella cultura della religione islamica, che non permette loro di vivere liberamente in nessuna sfera della vita societaria. Ma non era così prima del 1979. L’Iran in passato era uno stato laico e filo-occidentale, in cui la donna aveva la possibilità di emanciparsi e avere un ruolo attivo all’interno della società. Tutto questo finisce il 7 marzo 1979 quando in Iran viene vietato alle donne di poter uscire liberamente vestite, ma obbligatoriamente coperte, specialmente gambe, braccia, collo e capelli.

Ma perché tutta questa necessità di reprimere la popolazione e di creare instabilità politica e sociale al suo interno?

Secondo lo United States Geological Survey (USGS), le riserve iraniane di zinco, rame e minerale di ferro sono tra le più grandi al mondo. Inoltre, l’Iran produce alluminio, oro, manganese e uranio, di cui detiene la decima riserva mondiale.
E non dimentichiamoci del petrolio.

È evidente che, vivendo all’interno di un sistema a regime capitalistico, che ha come unico scopo il profitto e l’accumulazione compulsiva di ricchezze sottratte a basso costo a popolazioni inferiori a livello di potere contrattuale nel mercato globalizzato, l’Iran rappresenta uno di quegli Stati di interesse politico trasversale. Infatti nella vita economica, sociale e politica dell Iran troviamo dalla Russia, agli Stati Uniti, allo Stato sionista di Israele.

Creare conflitti interni ed esterni al paese ha permesso negli anni un controllo strategico del territorio iraniano, a favore delle grandi potenze occidentali, come gli Stati Uniti. Il kaos da sempre è per il sistema masso-capitalista l’arma massima di controllo sociale e di oppressione. La non emancipazione della donna iraniana rientra in questa logica perversa di dominio, per questo bisogna sempre guardare il livello di libertà delle donne per capire il reale sviluppo di una società.

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