giovedì, Settembre 21

I LAVORATORI AMAZON DEL REGNO UNITO OGGI IN SCIOPERO

di Paola Baiocchi

Il Regno Unito sta vivendo un’ondata di scioperi di straordinaria ampiezza: mentre gli addetti alle ambulanze hanno annunciato 10 giornate di stop a febbraio, erano decenni che i sindacati dei ferrovieri non si mostravano così battaglieri, organizzando scioperi a scacchiera coordinati con gli addetti al trasporto pubblico urbano. E ci saranno ancora giorni di sciopero nelle Università, protesta motivata dai tagli al personale e dalle modifiche al meccanismo delle pensioni, al ribasso ovviamente. Scioperi anche dei dipendenti governativi, compresi quelli del ministero del Lavoro.

Dopo le astensioni nelle Poste sotto Natale e dei doganieri degli aeroporti nel periodo di maggiore traffico dell’anno arriva ora il primo sciopero dei lavoratori del colosso statunitense Amazon nel Regno Unito. Saranno soprattutto gli addetti dello stabilimento di Coventry, a sud di Birmingham, ad incrociare le braccia il 25 gennaio e a fermare i magazzini di quello che ormai è il “supermercato” del mondo. Tra le richieste c’è quella di un aumento del salario da 10,5 a 15 sterline l’ora per contrastare l’aumento del costo della vita, spinto dall’ingente impegno militare inglese in Ucraina.

Dopo l’annuncio dell’invio a Kiev di carri armati statunitensi e tedeschi si è compiuto un passo in più verso la terza guerra mondiale contro la quale è doveroso organizzare uno sciopero generale almeno europeo per la pace e il lavoro. O pensano i vertici dei sindacati europei, come lo pensano i massocapitalisti, che la guerra sia un’opportunità per aumentare i posti di lavoro eliminando nel contempo i lavoratori considerati obsoleti?

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