sabato, Settembre 30

SE NON ORA, QUANDO?

di Nora Montella

Qualche giorno fa, nelle scuole del Comune di Cividale, in provincia di Udine, è stato diffuso un opuscolo riguardante il tema della violenza di genere. Fin qui sembrerebbe tutto in regola, se non fosse che il contenuto di questo opuscolo è offensivo, discriminatorio e misogino. Infatti, al suo interno, si possono trovare frasi del tipo: “Alcuni studi hanno messo in evidenza che talvolta l’abbigliamento eccessivamente stravagante o succinto, ha richiamato l’attenzione di persone particolarmente violente che avevano travisato le intenzioni della vittima”. Quindi un semplice abbigliamento può essere la causa di una violenza sessuale? Dire che questo opuscolo è contro la cultura del consenso e della parità, e per la millesima volta ad essere colpevolizzata è la vittima, è riduttivo. Non a caso, dopo essere stato distribuito nelle scuole, ha scatenato le proteste dei gruppi studenteschi e anche di alcuni esponenti politici, che stanno preparando interrogazioni per chiedere spiegazioni alle istituzioni locali e regionali.

In una società in cui le donne vengono ancora pagate il 30% meno dei colleghi uomini, anche quando svolgono la medesima mansione, abbiamo davvero così voglia di colpevolizzare le donne per le violenze che subiscono? O forse, la società maschilista è funzionale al sistema capitalistico basato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE sul profitto? Tutto ciò che permette ai grandi poteri di guadagnare di più, viene portato avanti, che sia questa una guerra mondiale o lo sfruttamento delle donne.

In quanto donna mi oppongo a questo modello sociale malsano, in cui non contiamo niente ma veniamo costantemente mercificate e sessualizzate, come se l’unica cosa che ci rappresentasse fosse il nostro organo sessuale. L’oggettificazione crea stigma e disgregazione sociale, non permettendo la reale emancipazione dei sessi. L’educazione al consenso, l’educazione sessuale nelle scuole, la parità dei sessi diffusa praticamente nella società sono le UNICHE soluzioni alla violenza sempre più presente nella nostra società.
Solo una società basata sul comunismo può permettere la reale emancipazione delle donne, perché elimina lo sfruttamento di una minoranza sulla maggioranza.

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