di Nora Montella
Dopo decenni di tagli alla sanità pubblica, che hanno reso la vita negli ospedali insostenibile sia per i pazienti che per i medici, non dobbiamo stupirci se, in Italia, solo nel 2021, è aumentato del 40% il numero di medici che ha abbandonato il lavoro nella sanità pubblica a causa del carico di responsabilità ingestibile e lo stipendio molto più basso della media europea.
Le strutture sanitarie si trovano quindi ad avere un numero ridotto di personale reperibile; aggiungerei che anche il numero chiuso all’Università di medicina, che limita incostituzionalmente l’accesso allo studio, non aiuta a sopperire alla mancanza di medici. La soluzione secondo questo sistema perverso? I medici a gettone, ovvero liberi professionisti pagati ad ore per tamponare le carenze della sanità pubblica. La millesima politica di aziendalizzazione ed esternalizzazione del servizio, tutto a danno del pubblico e dei cittadini. Infatti un solo turno di un medico a gettone costa alla collettività 1.450 euro.
E’ evidente, vivendo in un sistema capitalistico che ha come unico scopo il profitto, che si voglia sempre più ridurre la possibilità di accedere alla sanità pubblica, OBBLIGANDO i cittadini ad utilizzare la sanità privata con costi esorbitanti ma soprattutto non rispettando i principi costituzionali.
Per approfondire l’argomento, consiglio il video delle Iene riportato qui di seguito
https://www.iene.mediaset.it/video/sanita-pubblica-nelle-mani-dei-privati_1179718.shtml