domenica, Ottobre 1

SILVIO BERLUSCONI E I COMMENTI SESSISTI

di Nora Montella

Abbiamo trovato un nuovo allenatore capace di stimolare i nostri ragazzi. Io ci ho messo una stimolazione in più perché ho detto loro che se vinceranno contro il Milan o la Juventus farò arrivare nello spogliatoio un pullman di tr**e”.

Così Silvio Berlusconi, numero di tessera P2 1816, nonché fondatore di Forza Italia, senatore della Repubblica e presidente del Monza, durante una cena di Natale allo U-Power Stadium, insieme agli sponsor e alla squadra, decide di regalare perle di sessismo e misoginia. Nel 2022 le donne vengono accora considerate oggetti o “premi” per avvalorare le imprese maschili e quando a definirle così è un politico di rilievo pagato con i contributi degli italiani il problema è rilevante.

La cultura maschilista nella società occidentale capitalistica è funzionale al sistema stesso. Favorire un immaginario in cui le donne valgono meno e quindi sono meno importanti a confronto degli uomini, permette al sistema di essere giustificato nel pagarle meno sul posto di lavoro, anche quando svolgono la medesima mansione di un uomo. Perché si sa, le persone che gestiscono il sistema economico in cui viviamo, pur di aumentare in modo esponenziale il proprio profitto, farebbero di tutto. Silvio Berlusconi ne è un esempio: fin dagli albori ha fatto affari con lo Stato come con la Mafia pur di raggiungere gli obiettivi preposti dalla sua loggia di appartenenza; tutto ciò finanziato profumatamente, perchè gratis Silvio Berlusconi non fa nulla.

Tramite i mass media, la cultura maschilista e individualista viene propagata a non finire, alimentando la disgregazione sociale a svantaggio delle classi sociali subalterne ma a favore del profitto. Proprio per questo nel 1993 Silvio Berlusconi decide a Milano di fondare Mediaset, creando programmi di intrattenimento in cui l’immagine della donna viene umiliata costantemente, ed è quindi una presenza di quantità e non di qualità.

Consiglio a tutte e a tutti la visione del documentario Il corpo delle donne di Lorella Zanardo, in cui si analizza la visione malata che viene riproposta e riprodotta sulle nostre televisioni, come se fosse normalità.

E’ necessaria l’introduzione di una visione alternativa della donna, che permetta l’emancipazione totale di entrambi i sessi e dunque il raggiungimento della libertà.

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