domenica, Ottobre 1

L’ITALIA STANZIA 450 MILIONI DI EURO PER LA GUERRA IN UCRAINA

di Nora Montella

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

Questo è ciò che viene enunciato all’articolo 11 della Costituzione italiana, ma sembrerebbe che ai nostri politici filo-statunitensi non interessi. Infatti, gli italiani, grazie alle politiche a favore delle guerra e dell’odio tra popoli, finanziano il conflitto ucraino con oltre 450 milioni di euro, andando contro ai valori pacifisti della nostra Costituzione. “Una cifra complessiva di oltre 450 milioni di euro: è questa la valutazione che l’Osservatorio Mil€x è in grado di fare oggi a riguardo dei costi per l’Italia dell’invio di sistemi d’arma all’Ucraina”, riporta il sito Mil€x, che, per chi non lo sapesse, è un progetto lanciato per realizzare un Primo Rapporto Annuale sulle Spese Militari Italiane (pubblicato ad inizio 2017) che è servito come base per la creazione di un Osservatorio stabile sul tema. L’Osservatorio è stato promosso da Enrico Piovesana e Francesco Vignarca con la collaborazione e la struttura operativa del Movimento Nonviolento (nell’ambito delle attività della Rete Italiana Pace e Disarmo).

In un’Italia in cui si hanno i salari più bassi d’Europa (Eurostat riporta che la paga oraria media lorda nel 2021 è stata di 15,55 euro contro i 16,9 dell’area Euro, i 19,66 della Germania e i 18,01 della Francia; mentre la paga mensile lorda lo stesso anno è stata 2.520 euro in Italia, nell’area Euro di 2.825, in Germania di 3.349 e in Francia di 2.895); in un’Italia in cui si è tra i primi d’Europa per abbandono scolastico (sempre i dati Eurostat dicono che nel 2021 il 12,7% dei giovani italiani tra i 18 e i 24 anni ha abbandonato precocemente la scuola, fermandosi alla licenza media. È un dato importante, considerata la media europea del 9,7%); in un’Italia che fa tagli paurosi alla sanità pubblica (infatti, la spesa sanitaria pubblica italiana è nettamente inferiore a quella di altri paesi europei: in rapporto al PIL l’Italia nel 2021 ha speso solo il 7,2% , mentre la Germania l’11%, e la Francia il 10,3%…Ma non finisce qui, perchè entro il 2025 verrà nuovamente ridotta da 134 miliardi di euro del 2022 a 129,4 miliardi di euro, rimuovendo così 4,6 miliardi); in un’Italia che è tutta da ricostruire, i politici si permettono di utilizzare i soldi dei contribuenti per finanziare il mercato delle armi e dunque della distruzione e della NON cooperazione tra popoli. Nessun partito o singolo politico si sta opponendo alla guerra in modo trasversale, ma, anzi, vedono in questa una fonte di profitto, senza minimamente tener conto dei principi costituzionali.

Per questo, le sezioni Gramsci-Berlinguer hanno come obiettivo politico la ricostruzione del Partito Comunista Italiano, permettendo alle classi svantaggiate, ai proletari, agli studenti, alle persone oneste, di essere rappresentate politicamente, creando così un’opposizione reale e una lotta di classe vera contro i padroni capitalisti che si permettono ancora di guadagnare sulla nostra pelle.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: