Per le multinazionale super profitti, per le famiglie proletarie super bollette.
Sono mesi che ci bombardano il cervello con la tesi che il rialzo enorme del costo della vita e delle bollette è dovuto alla crisi economica e alla guerra in Ucraina.
MENTONO
Mai come ora i super profitti delle multinazionali, pubbliche o private sono stati cosi alti. Le sei principali “sanguisughe” energetiche europee – quali le britanniche Shell e British Petroleum, la norvegese Equinor, la spagnola Repsol, la francese TotalEnergies e l’italiana Eni solo nel primo semestre 2022 si sono messe in tasca 74,555 miliardi di dollari di extra-profitti. Distribuendo nello stesso periodo ai loro azionisti ben 31 miliardi di dollari.
Il gruppo Eni il 28 Ottobre ha dichiarato di aver raggiunto ben 10 miliardi e 808 milioni di euro di profitti netti. L’Enel, un incremento record di 85,3% pari a 67,2miliardi di euro, quasi il doppio rispetto al 2021.
Una accumulazione di profitti iniziata molto prima della guerra in Ucraina, insomma solo chi si ostina a negare la realtà finge di non vedere che l’aumento generalizzato dei prezzi e delle bollette non e dovuto alla guerra e alla mancanza di materie prime, ma dalla spietata speculazione delle multinazionali.
I governi si limitano a balbettare di introdurre una tassa sugli extra profitti, ma poi devono obbedire alle multinazionali che sono i veri padroni che decidono, anzi le multinazionali molto spesso hanno come azionisti di maggioranza o di controllo gli stessi Stati. Insomma una santa e redditizia alleanza fra monopoli e Stati che evidenzia molto bene la demagogia ipocrita dei vari governi.
COMUNISTI PER CASCIANA TERME-LARI
