lunedì, Settembre 25

CAPITALISMO, FINANZA, RISCALDAMENTO GLOBALE

In un sistema isolato, l’entropia può solo aumentare. L’autore attraverso una diagnosi tecnica e accurata nei dettagli, analizza in modo a dir poco scientifico la moda della “transizione ecologica”.
Ciò di cui abbiamo realmente bisogno è un modello di produzione orientata ai bisogni, la produzione deve avvenire secondo gli effettivi bisogni delle comunità che abitano il pianeta e nell’utilizzo razionale delle sue risorse. Questo è il punto saldo della tesi dell’autore.
Negli ultimi anni, governi e grandi corporations si sono accaparrati il monopolio della segnalazione dei drammatici effetti che il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici che ne conseguono stanno generando. Questa segnalazione è accompagnata dall’ imposizione esplicita di nuovi consumi e della riorganizzazione di nuove catene del valore.
Nessuna transizione di questo tipo è possibile in un sistema economico e sociale come il capitalismo dove la produzione è orientata alla realizzazione solo ed esclusivo di profitto e al contrasto della sua caduta tendenziale e alla creazione di una economia di guerra, votata al controllo delle risorse del pianeta.

Il libro di Mario D’Acunto è un libro molto documentato in senso scientifico che consente al lettore di comprendere il nesso inscindibile tra il modo di produzione capitalistico e la problematica ambientale, con una attenzione particolare alla questione del riscaldamento globale.

Da leggere e discutere assolutamente per chi dice di essere comunista…

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