giovedì, Settembre 21

IL DISCORSO DI GIORGIA MELONI ALLA CAMERA: un connubio tra demagogia ed eversione

di Andrea Montella

I media si prostrano su ordine del massonico Aspen Institute davanti al duo Meloni/Draghi e al loro governo definendolo, in modo martellante soprattutto nei talk show, come un governo legittimo. L’ennesimo esempio di media bugiardi e diffusori di fake news!

Noi comunisti delle Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer per la ricostruzione del P.C.I. e de lUnità2 definiamo legittimo un governo solo se è in linea con la nostra Costituzione, che è inclusiva e con il sistema elettorale da essa previsto, a sua volta inclusivo, come il proporzionale puro senza sbarramenti.

Oggi dal Parlamento, grazie alle illegittime “riforme” elettorali, sono esclusi molti rappresentanti di formazioni minori che rappresentano comunque milioni di cittadini con interessi specifici e che nessuno difenderà. Creando in questo modo disaffezione verso la democrazia e nuove povertà, i veri obiettivi di chi ci governa realmente da trent’anni, i massocapitalisti.

In Italia dal voto nella Costituente si è scelto, grazie ai comunisti di Togliatti e alla sinistra democristiana di Dossetti, l’unico sistema elettorale realmente democratico che è quello proporzionale puro, in quanto in linea con il principio di sovranità che dev’essere nelle mani del popolo, di tutto il popolo nessuno escluso, come afferma l’articolo 1 della Costituzione. 

Questa fu la prima battaglia fatta e da noi comunisti vinta, per impedire alla destra di allora e al Partito d’Azione di cultura anglosassone e massonica, di far passare una visione distorta ed elitaria della democrazia.

Nel 1953 ci fu un altro attacco alla forma elettorale proporzionale con la legge 148, definita “legge truffa” che prevedeva un premio di maggioranza peraltro inferiore a quello in uso attualmente, che ha consentito a Fratelli d’Italia di conseguire un numero di parlamentari così elevato. 

Il tentativo fu bloccato dalla mobilitazione organizzata dal Partito comunista italiano e dal voto popolare che nel giugno del ’53 penalizzò fortemente sia la Democrazia cristiana che la destra che l’avevano proposta, tanto che nel 1954 la legge fu abrogata. 

Ma quel progetto antidemocratico dei vertici della massoneria ha trovato, molti anni dopo, nuovi sostenitori e tra essi, oltre ai loro sodali della atlantica P2, finti democratici come Achille Occhetto, Mario Segni, Antonio Di Pietro e il radicale Marco Pannella, che hanno promosso e sponsorizzato l’attacco alla Prima e democratica Repubblica e l’introduzione del sistema elettorale maggioritario. 

Sono ben 29 anni che siamo nell’illegalità elettorale e quindi con Parlamenti fuorilegge che legiferano contro gli interessi del popolo italiano.

Una illegalità che doveva continuare perché il marciume era talmente diffuso che nemmeno l’azione di coraggiosi magistrati e uomini dello Stato è riuscita a debellarlo, anzi molti di questi sono stati emarginati o hanno pagato con la vita la dedizione ai valori contenuti nella Carta costituzionale.

Abbiamo assistito in questi anni alla più clamorosa e camaleontica trasformazione del corrotto sistema di potere che aveva inquinato la Prima Repubblica e ha generato una serie di nuovi partiti sorti dal disegno massonico piduista che ha utilizzato le seconde fila dei vertici democristiani, socialisti, traditori dei comunisti, socialdemocratici, liberali, repubblicani, missini, radicali di allora che hanno lavorato assiduamente per impedire che la “questione morale”, sollevata dal compagno Berlinguer, trovasse quel seguito necessario tra le masse popolari per diventare lotta politica a tutto campo ed impedire così che il piano eversivo della P2, basato sulla corruzione e la saldatura con gli interessi mafiosi, diventasse il collante per la nascita della seconda e antidemocratica Repubblica.

Giorgia Meloni nasce dal lavorio politico di quel piano massonico gelliano che prevedeva il recupero dei fascisti, dei democristiani, delle formazioni liberali, socialdemocratiche e dei traditori interni al P.C.I., in funzione anticomunista e contro la Costituzione, a disposizione degli interessi Usa negli scenari economici e di guerra, come sta avvenendo con l’Ucraina e prima con l’Iraq, l’Afghanistan, la Libia, la Siria, tradendo l’articolo 11 della Costituzione e gli interessi generali del popolo italiano che vorrebbero al centro delle politiche la pace e il lavoro.

Quindi cosa manca al completamento di quel massonico piano eversivo della P2? 

Ecco cosa dice Meloni nel suo discorso alla Camera: “Siamo fermamente convinti del fatto che l’Italia abbia bisogno di una riforma costituzionale in senso presidenziale, che garantisca stabilità e restituisca centralità alla sovranità popolare”.

Meloni sostiene le stesse cose che andava affermando il piduista Edgardo Sogno, tessera n° 2070 fascicolo 0786, che ha continuato a ripetere durante tutta la sua vita: “La Costituzione italiana si fonda su principi antirisorgimentali, antiliberali e antioccidentali, propri delle forze che a maggioranza l’hanno influenzata: la Dc dossettiana e il Pci. Occorre snellire la Costituzione ed eliminare in particolare quegli articoli in pieno contrasto con la libera iniziativa economica (come gli articoli 41 e 42) che prevedono gli espropri di Stato. Serve una nuova Costituzione nella quale sia inserita una nuova legge elettorale: maggioritaria, a turno unico, con collegi uninominali all’anglosassone, che preveda l’elezione diretta del presidente della Repubblica con funzioni di governo.

Giorgia Meloni riprende quelle illegittime posizioni dei piduisti che hanno bisogno di un forte controllo degli Stati in modo che assecondino le loro volontà guerrafondaie, per questo chiedono di trasformare i presidenti delle repubbliche in sovrani, come negli Usa e in Francia.

Con la benedizione del 5 volte massone Draghi e dopo l’incontro con il “regnante” di Francia, Emmanuel Macron, uomo della Banca Rothschild che rappresenta una parte del vertice della P1.

Siamo di fronte alla “modernizzazione” del sistema fascista, che impediva libere elezioni, attraverso quella forma di fascismo made in Usa, dove è consentito votare dopo aver sterilizzato il potere decisionale delle masse popolari.

Compito dei comunisti è quello di lottare per il ripristino della legalità costituzionale e il ritorno alla Costituzione del 1948 portando tra i lavoratori, veri sovrani della nostra nazione, la discussione e le piattaforme per riprendere tutte le conquiste che ci hanno sottratto in questi trent’anni: da una vera unità nazionale tra Nord e Sud, a un sistema mediatico libero e autogestito dai lavoratori, per l’applicazione degli articoli 41 e 42 della Costituzione e l’autogestione delle fabbriche, per il ripristino dei Consigli di fabbrica per un sindacato di classe e democratico che difenda realmente i lavoratori, per il ripristino dell’articolo 18 contro i licenziamenti politici, contro gli omicidi sul lavoro, contro la nocività in fabbrica, la difesa dell’ambiente e del territorio, per una scuola e una ricerca realmente pubbliche e di qualità, per una reale parità tra uomo e donna, per gli asili pubblici e gratuiti, per la pace il disarmo e la cooperazione tra i popoli. 

Per questi obiettivi chiediamo a tutti i compagni di portare la discussione su questi punti in tutti i posti di lavoro per costruire una lotta di Liberazione 2.0 che isoli questi politici usurpatori della democrazia nata dalla Resistenza al nazifascismo.

Coraggio compagni togliamo la maschera “democratica” a questo ennesimo governo massonico piduista.

Andiamo avanti nella costruzione su tutto il territorio nazionale ed europeo delle Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer per la ricostruzione del P.C.I. e nella diffusione de l’Unità2.

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