giovedì, Settembre 21

NORD STREAM, SABOTAGGIO AI GASDOTTI

UN’INTERESSANTE ANALISI ARRIVATA ALLA NOSTRA REDAZIONE

I gasdotti si possono aprire e chiudere a intermittenza in poche ore.

Le turbine guaste si possono riparare in alcune settimane, se c’è la volontà politica di farlo.

Ma per ripristinare un gasdotto danneggiato da esplosioni ci vogliono anni, specie quando si è in presenza di sanzioni.

Se davvero si è trattato di azioni simultanee di sabotaggio – e sono tanti gli indizi in questa direzione – gli esecutori materiali e soprattutto il mandante volevano raggiungere quantomeno tre scopi:

1) Minimizzare il potere di pressione di Putin nei confronti dei paesi UE attraverso la leva energetica: ora, anche se volesse, non può promettere ai governi europei di riaprire i rubinetti del gas, in caso di trattative di pace e riduzione del regime sanzionatorio.

2) Eliminare per lungo tempo ogni ipotesi di ritorno ad una cooperazione sul gas tra Russia e Unione Europea.

3) Costringere l’Europa a rivolgersi ad altri fornitori, sia per gestire l’emergenza che per l’approvvigionamento ordinario negli anni venturi.

Fonte: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid035WuWLW41MRTPSJDNyqLMaNGypC4udurRWv8U3MeCMtCVx38fFbc8VHpSDZ9dvJBPl&id=100011732640537

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