domenica, Ottobre 1

LA MELONI VINCE A STAZZEMA

UN POPOLO SENZA MEMORIA E’ SENZA STORIA E SENZA FUTURO

A Stazzema, in provincia di Lucca, la coalizione, guidata dal partito di Giorgia Meloni, ha ottenuto alla Camera il 48,89% delle preferenze, mentre il centrosinistra si è fermato al 24,25%.

Guardando in dettaglio i risultati dei partiti nella coalizione, Fratelli d’Italia ha registrato il 32,29%, superando di gran lunga il 18,4% realizzato dal Partito Democratico.

di Andrea Montella

Il caso elettorale di Stazzema, il Comune in cui si trova la frazione di Sant’Anna, dove i nazifascisti hanno compiuto il 12 agosto 1944 una strage in cui vennero trucidate 560 persone, in prevalenza anziani, donne e bambini, ci deve far riflettere in profondità sul degrado raggiunto dal nostro popolo, nella seconda piduista, anticomunista e incostituzionale Repubblica.

A Stazzema la Meloni di Fratelli d’Italia, l’erede del Movimento sociale italiano, la versione politica creata nel dopoguerra dai fascisti della Repubblica sociale di Salò, partecipi di quella strage, sono riusciti ad imbrogliare ancora una volta il nostro popolo ed hanno preso, domenica 25 settembre 2022, il doppio dei voti del centrosinistra.

Questa brutta pagina di cronaca passerà sicuramente alla storia della nostra nazione come dimostrazione di due cose: la prima, che il centrosinistra lavora – con le sue politiche antiproletarie e a favore di banchieri e multinazionali – per creare, con il loro caro Mario Draghi, le condizioni socio-politiche per far vincere la destra più estrema, come già successo con i partiti dell’Aventino nel 1922 nei confronti di Mussolini.

La seconda, è che l’altro attore che ha favorito la moderna fascistizzazione del paese sono i media, che hanno un’immensa responsabilità nell’aver sottoposto in nome dell’anticomunismo la nostra popolazione a un bombardamento mediatico di bugie di una tale intensità da far perdere ogni orientamento razionale a chi è andato a votare.

Hanno lavorato per modificare tutti i paradigmi: da quelli sulla storia risorgimentale, sull’antifascismo e la Resistenza, le foibe, l’economia, la guerra in Ucraina, la Russia, la Cina, gli Usa e la Gran Bretagna, la Nato, l’imperialismo angloamericano e il suo ruolo nella prima e seconda guerra mondiale, Mussolini, il nazismo e la massoneria, la libertà nella scienza, l’11 settembre 2001, 11 settembre 1973, le Brigate rosse, il caso Moro e la P2, il silenzio sul golpe di Occhetto nel P.C.I. dopo la “provvidenziale” morte di Berlinguer, le stragi fasciste in Italia, le guerre in Medio Oriente, la morte di papa Luciani, Giovanni Paolo I e l’attentato a Giovanni Paolo II, il costo del lavoro, la condizione operaia, la questione meridionale e dei giovani e delle donne…e chi più ne ha più ne metta. Menzogne sparate ogni giorno, 24 ore su 24.

E’ stata realizzata una vera guerra psicologica e i risultati si sono visti il 25 settembre, data di capitolazione della democrazia.

Siamo stati vittime di una narrazione fatta non da politici e giornalisti amanti della verità ma da velinari pagati profumatamente, che fanno della menzogna e della rimozione delle vere cause di ogni problema, la regola. I velinari dei media e i partiti oggi in Parlamento sono sotto il tallone di ferro dei massocapitalisti, che li obbliga grazie al loro totale controllo, esercitato tramite i massoni interni a tali strutture, ad applicare le volontà antidemocratiche dei loro padroni, spacciandole come il meglio della democrazia e del benessere economico.

Nonostante la crisi economica stia dissanguando il nostro paese e l’intera Europa, sempre grazie al fatto che sono tutti pro NATO e Usa come gli amici di Meloni e PD, sono tutti pronti a comprare a prezzi gonfiati dalla loro speculazione, le materie prime che ci necessitano dal blocco statunitense e sionista.

E’ una narrazione falsa quella descritta dai media sulla democrazia nella seconda Repubblica, nata dal progetto anti-Costituzione e anticomunista della P2, conosciuto come Piano di rinascita di Ligio Gelli, che ha avuto con la strage di Capaci, dove è stato assassinato Giovanni Falcone e Via D’Amelio, dove è stato ucciso Paolo Borsellino, la possibilità di saldare gli interessi economici e politici della mafia con quelli dei massocapitalisti atlantici alla guida dello Stato.

Per tutto questo che abbiamo descritto serve una vera svolta antifascista che si può realizzare solo con un fronte per la riconquista della democrazia e il ritorno alle regole e pratiche politiche e sociali della prima Repubblica e l’applicazione integrale della Costituzione del 1948.

Per questo serve ricostruire il Partito Comunista di Gramsci-Togliatti-Longo e Berlinguer, per aprire una stagione di LOTTA e di LIBERAZIONE 2.0. per ridare la democrazia a questo paese.

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