La società Usa che nel 2019 spiegava come contrastare l’economia russa: fornire aiuti letali all’Ucraina, far avanzare la NATO, sottrarre il gas e giovani.
di Antonio Amorosi

“Fornire aiuti letali all’Ucraina per sfruttare il punto di maggiore vulnerabilità esterno della Russia”, “schierare un gran numero di forze NATO al confine con la Russia”, “aumentare la capacità dell’Europa di importare gas da fornitori diversi dalla Russia” e “incoraggiare l’emigrazione dalla Russia di manodopera qualificata e giovani ben istruiti”. Sono questi i consigli che nel 2019 la Rand Corporation, pensatoio statunitense, dava all’establishment Usa e a quello europeo per contrastare la Russia.
Lo studio dal titolo “Over-extending and Un-balancing Russia” sembra tanto lo specchio di quanto sta accadendo in queste settimane in Europa, tra Ucraina e Russia. Lo studio espone nel 2019 le modalità con le quali “Stati Uniti e i loro alleati potrebbero perseguire in aree economiche, politiche e militari per sottolineare – estendere e sbilanciare – l’economia e le forze armate russe e la posizione politica del regime in patria e all’estero”.
Il think tank Usa, fondato nel 1946 con il sostegno finanziario del Dipartimento della Difesa statunitense, si vanta di aver contribuito a elaborare la strategia che permise agli Stati Uniti di uscire vincitori dalla guerra fredda, costringendo l’Unione Sovietica a consumare le proprie risorse in armamenti diventando più povera. Perché intervenire in questo modo nei confronti della Russia è semplice da comprendere: ancora oggi, spiega Rand Corporation, per quanto la Russia sia piena di problemi resta un “concorrente” degli Stati Uniti in tanti campi. La Rand Corp, fatta di qualche migliaio di analisti (dal 1992 è attiva anche in Europa attraverso la controllata Rand Europe con sede a Cambridge nel Regno Unito), è finanziata, lo si può leggere facilmente dai report, dalle Agenzie per la sicurezza come la CIA, dal Pentagono, dall’Esercito, dall’Aeronautica Usa oltre che da altre agenzie governative non americane, da potenti onlus di settore e da filantropi.