sabato, Settembre 30

GLI USA/CIA DA SEMPRE HANNO FINANZIATO LA CORRUZIONE POLITICA… ITALIA COMPRESA

di Andrea Montella

Ridicoli scambi d’accusa sui finanziamenti russi alle formazioni politiche italiane da parte dei servizi segreti Usa. Il PD in prima fila chiede trasparenza. Questo partito erede più che dell’ex P.C.I. lo è, nella sua attuale dirigenza della Democrazia Cristiana, di soldi dalla CIA ne prendeva a palate, come del resto tutti i partiti anticomunisti che stavano in Parlamento nella Prima Repubblica.

Partiti che in questi anni, anche se hanno cambiato colore alle loro casacche, sempre anticomunisti sono. Quindi che gli attuali partiti filocapitalisti siano sul mercato russo è possibile, la Russia è oggi un paese capitalista esattamente come gli Usa. Come è del resto possibile che il PD sia sul mercato statunitense.

Non hanno voluto gli Usa e la Nato il crollo del sistema socialista russo? Quindi brutti ipocriti vi state lamentando di ciò che voi stessi avete contribuito a creare.

PER CHI AVESSE POCA MEMORIA UN ARTICOLO USCITO SU LA REPUBBLICA NEL 1990

GELLI E L’AGENTE DELLA CIA LA PAROLA E’ AI MAGISTRATI

ROMA E’ cominciata la lunga attesa per la sentenza d’ appello sulla strage alla stazione di Bologna. Ieri i giudici popolari e i giudici togati si sono ritirati in camera di consiglio, e il verdetto ci sarà forse attorno a metà luglio: il Procuratore generale ha chiesto per Gelli una condanna a diciotto anni di carcere, il capo della P2 sarebbe stato uno dei burattinai dell’ attentato. Ma del Venerabile si parla molto in questi giorni anche perché il problema delle sue responsabilità in diverse vicende internazionali è emerso in seguito ad un’ inchiesta del Tg1 che sta portando nuovi elementi per ricostruire il vero spessore e il vero ruolo della loggia segreta. Partendo da una debole pista che collega Gelli all’ uccisione di Olof Palme, il giornalista Ennio Remondino ha incontrato fra gli altri alcuni ex agenti della Cia che hanno rivelato come la P2 fosse sostanzialmente un braccio operativo, in Europa, del servizio segreto statunitense. Non è una novità assoluta, nel senso che agli atti della commissione P2 c’ è già scritto molto di quanto oggi viene detto. Ma l’ importanza dell’ inchiesta del Tg1 sta tutta nel tipo di persone che parlano per la prima volta. Così come quel Richard Brenneke, intervistato in Oregon, che poche settimane fa è stato processato e assolto da una corte americana: aveva accusato anche George Bush in vicende collaterali all’ Irangate ed è stato creduto. Brenneke ha anche consegnato a Remondino alcuni documenti: riguardano un elenco di nomi di persone che operavano per certe società attraverso le quali avvenivano gli spostamenti di denaro per traffici di armi e di droga. C’ è l’ elenco delle società, e i numeri dei conti correnti aperti in banche Svizzera per la P2. C’ è un conto P7 (una delle tante sigle della P2, secondo Brenneke) che registra nel 1987 un versamento di dieci milioni di dollari. Gli italiani citati sono nove. Queste carte, riportate in Italia dal giornalista della Tv, sono da ieri mattina depositate a protocollo della Procura di Roma ed è probabile che la magistratura sarà costretta ad occuparsi della vicenda. Il Venerabile ha già reagito con una querela alle dichiarazioni dell’ ex agente. Il quale ha cominciato il suo racconto sostenendo di conoscere la P2 sin dal 1969, di aver avuto a che fare con la P2 in Europa da allora fino agli inizi degli anni ‘ 80. Il governo degli Stati Uniti ha mandato soldi alla P2. In un certo periodo la somma inviata toccò i dieci milioni di dollari al mese, altre volte queste somme erano inferiori a un milione di dollari in un mese. Ma quale era l’ obiettivo di questi finanziamenti? I soldi della Cia andavano alla P2 per diversi fini, uno dei quali fu il terrorismo. Ma la P2 serviva anche per far uscire e entrare dagli Stati Uniti soldi e droga e per far entrare e uscire soldi e partite di sostanze stupefacenti dall’ Italia. Ci siamo serviti di loro per creare situazioni favorevoli all’ esplodere del terrorismo in Italia e altri paesi europei agli inizi degli anni ‘ 70. Fatti questi che ebbero un gran peso perché ci furono dei governi che caddero in seguito a questa situazione. Brenneke sostiene che Gelli non era il capo della P2, e la P2 non è mai stata limitata solo all’ Italia, e comunque esiste ancora, è viva, ha una funzione importante. Un episodio in cui è stata coinvolta? L’ ex agente afferma che partecipò a una operazione che portò alla ritardata liberazione degli ostaggi americani in Iran nel 1980. Operazione che ebbe come risultato la non rielezione di Jimmy Carter. Tutto si svolse a Parigi, oltre a Gelli c’ era anche il futuro capo della Cia, Casey, che all’ epoca era responsabile della campagna elettorale del team Reagan-Bush. Gelli prese parte a quegli incontri, non so se fosse presente anche ai colloqui con Bush, ma partecipò di certo alle riunioni a cui partecipai anch’ io. Brenneke avrebbe incontrato nuovamente Gelli in Colorado e poi in Argentina durante la guerra delle Falkland. Gelli agente della Cia? Non agente, ma ha lavorato per la Cia. Tutto incredibile? Il generale Ambrogio Viviani, radicale, appena entrato alla Camera al posto di Modugno, fu, come dice egli stesso, il penultimo iscritto alla P2. E’ un esperto della questione. Ha visto l’ inchiesta del Tg1. Gelli ha lavorato per tutti, dice, è dunque scontato, verosimile, che abbia lavorato anche per la Cia. Viviani non è rimasto molto convinto, però, dall’ apparizione di Brenneke in tv e comunque ricorda che fu lui, nel ‘ 73, a fare il primo rapporto su Gelli. Lo definii agente sospetto dei servizi ungheresi e rumeni, in base ai contatti che Gelli aveva allora. Anche Viviani è convinto che gli elenchi della P2 non siano completi, e indica senza troppa difficoltà quelli che ritiene siano stati e siano i padrini politici del Venerabile. Tina Anselmi, invece, non ha visto la tramissione e giudica dunque solo su quanto le è stato riferito. Ma è soddisfatta: La commissione di indagine parlamentare sulla P2 ha sempre parlato di due piramidi rovesciate con al centro Gelli e al di sopra organizzazioni legate ai servizi segreti….di SANDRA BONSANTI

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